venerdì 12 aprile 2013

Moda e tendenze primavera/estate 2013


Le passerelle dicono la loro, ma sta poi alle donne scegliere e stabilire, con le loro insindacabili preferenze, che cosa sia di tendenza e che cosa, invece, no.
A noi il "compito" di mettervi a conoscenza delle proposte dei grandi stilisti e delle griffe più prestigiose. Proposte che, per la Primavera/estate 2013 (che già, con un po' di fantasia, possiamo annusare nell'aria) si dimostrano come non mai eterogenee, varie e sorprendenti.Per dirla facile: ce n'è davvero per tutti i gusti.
I grandi classici della bella stagione, naturalmente, ci sono tutti. Ma rivisti e reinterpretati in chiave decisamente contemporanea. Il bianco domina incontrastato. Ma giocando con trasparenze, veli, ricami e sovrapposizioni. A fargli da contraltare sono i colori vivi, pieni e squillanti: il giallo, l'arancio, il verde e il fucsia. I colori della frutta succosa e vitaminica, insomma. Anche le stampe floreali tornano, puntuali, a dominare le passerelle. Ma dimenticate (almeno parzialmente) i classici e romantici boccioli di rosa o le margheritine, e puntate invece su quelli iperstilizzati e grafici. Alla Prada, tanto per intenderci.

Quanto ai volumi, a farla da padrone saranno gli abiti extralong ed extralarge, ampi e leggeri come mongolfiere. In tinta unita, in pizzo di sangallo, in stampa fantasia: non importa. Ciò che conta è che lambiscano il suolo.Un must sarà poi lo smoking: forse grazie all'attenzione catturata dalla prima prova di Hedi Slimane per Saint Laurent, Maison per la quale il tuxedo per lei è un vero e proprio evergreen. Libera e diversificata l'interpretazione che le varie griffe ne hanno dato.Quanto ai temi decorativi, la partita del trend più cool se la giocano, sostanzialmente, in tre: lerighe (onnipresenti, soprattutto in versione macro, tipo sdraio al mare), le ruches(leitmotiv di collezioni come quelle di Gucci, Chloé e Givenchy) e la stampa pitone, anche e soprattutto in versione patchwork o colorfull.Per chi ama guardare lontano, poi, una menzione al giapponismo di ritorno: kimono e obi a go-go, per le più estrose delle geishe metropolitane.

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