In passerella sono saliti abiti dedicati a lei ma anche a lui.
Da una parte “La Bella” perdutamente sexy grazie a mise dai volumi attillati, spalle pronunciate e tagli che modellano le silhouette.
L’eroina contemporanea di Custo Barcelona non esce mai senza un miniabito o una tuta aderente. Ama maglie micro e oversize e giacche in patchwork multi-materico. Largo spazio alle mise sportive ingentilite da dettagli femminili.
L’altra faccia della medaglia, “La Bestia”, preferisce geometrie curvilinee e materiali più pesanti rispondendo alle esigenze degli inverni più rigidi. Via libera a cappotti dalle costruzioni architettoniche, inserti in pelliccia o metallici etnico futuristici o decori tribali.
Stesso concetto anche per gli outfit maschili. Le linee sono semplici ma i dettagli raccontano la voglia di distinguersi.
La palette è ora sui toni dell’oro, fucsia, acquamarina, burgundy, canna di fucile,decori tribali , navy e verde khaki, ora su punte metalliche fino a bianco latte, grigi, marrone, bruciato, rosa polveroso e così via in un mood prevalentemente pacato.